L'efficacia dei principi UNIDROIT nei
contratti internazionali  

di Veralisa Massari *

 

Saggio già pubblicato su Diritto & Diritti cartaceo, n. 10 - marzo 2002 



I Principi UNIDROIT pubblicati nel 1994 possono essere considerati una sorta di esperimento di codificazione di un emergente regime giuridico sovranazionale delle transazioni internazionali. Essi sono stati elaborati in seno ad UNIDROIT – International Institute for the Unification of Private Law – organizzazione internazionale indipendente, il cui primo progetto, “Progressiva Codificazione del Diritto del Commercio Internazionale”, risale al 1968. L’obiettivo era quello di individuare i principi comuni alla maggior parte dei sistemi giuridici esistenti e di elaborare una normativa comune applicabile ai contratti internazionali che potesse semplificare i rapporti giuridici che coinvolgono, per loro natura, più ordinamenti che spesso sono molto diversi fra loro. E’ stata spesso criticata l’idea di evitare l’inquadramento dei contratti commerciali internazionali nell’ambito di un singolo sistema normativo nazionale, e di assoggettare invece tali contratti a regole di carattere sovranazionale o anazionale – normalmente si fa riferimento ai cosiddetti principi generali di diritto o alla lex mercatoria. La ragione per cui sono state mosse forti critiche a questa idea risiede nel fatto che, in assenza di una precisa definizione di quale fosse la natura e il contenuto di tali principi generali, ricorrervi avrebbe portato a una inaccettabile imprevedibilità – ove non arbitrarietà – delle possibili soluzioni in caso di controversie.
La pubblicazione dei Principi UNIDROIT può ridurre considerevolmente le difficoltà cui si è fatto riferimento e può costituire uno strumento per la ‘denazionalizzazione’ del regime giuridico cui devono essere soggetti gli scambi transnazionali.
I punti di riferimento più importanti sono stati – oltre i singoli sistemi nazionali – la Convenzione delle Nazioni Unite sui Contratti per la Vendita Internazionale dei Beni (Convenzione di Vienna del 1980, CISG), i documenti elaborati dalla Camera di Commercio Internazionale e quelli di UNCITRAL, la Commissione delle Nazioni Unite per il commercio internazionale.
I Principi UNIDROIT si prestano per la loro natura a diversi usi. In primo luogo possono essere considerati un modello di riferimento per il legislatore nazionale, nella elaborazione della normativa che regola i contratti in generale o taluni tipi di transazioni. Diversi stati hanno già attinto ispirazione dai Principi per le riforme della legislazione interna. Ad esempio il nuovo codice civile della Federazione russa e progetti analoghi di Israele, Estonia, Lituania, Cina e Indonesia fanno riferimento ad essi. Altrettanto hanno fatto le commissioni che si sono occupate di stilare le proposte di riforma nel settore in Germania, Scozia, Nuova Zelanda.
I Principi in discorso possono anche essere utilizzati come guida alla stesura dei contratti commerciali internazionali. Infatti spesso le parti di questi contratti possono trovare difficoltà di comunicazione dovute al fatto che ciascuna di esse fa riferimento a una terminologia giuridica che non trova corrispondenza nei diversi sistemi di appartenenza. L’uso dei termini adottati dai Principi, invece, costringerebbe le parti a dialogare in una ‘lingua’ neutrale con delle definizioni uniformi – i Principi UNIDROIT sono stati tradotti in molte lingue proprio a questo scopo. Inoltre essi si prestano a regolare svariati tipi di contratti commerciali, purché – naturalmente – questi soddisfino il requisito dell’internazionalità. Sono esclusi dal loro ambito di applicabilità, infatti, solo i contratti del consumatore, che vanno definiti secondo criteri particolari. Il Preambolo dei Principi, in particolare, sancisce che essi si applicano quando le parti stabiliscono espressamente che il loro contratto debba essere regolato dagli stessi. Dunque la clausola con cui le parti – nell’esercizio della propria autonomia – scelgono la legge applicabile al contratto può contenere il riferimento ai Principi UNIDROIT, piuttosto che a qualunque altra legge nazionale o convenzione internazionale. E’ stato sottolineato da molti studiosi che i Principi UNIDROIT sono sostanzialmente aderenti alle diverse leggi nazionali che regolano il contratto; tuttavia anche ove alcune disposizioni fossero in contrasto con la normativa relativa alla regolamentazione del contratto interno in specifiche legislazioni nazionali, vi è accordo in dottrina nel ritenere che queste divergenze non hanno rilevanza rispetto all’uso nella pratica dei Principi UNIDROIT, poiché essi prevedono delle regole specificamente destinate a rispondere ai bisogni del commercio internazionale e pertanto sono idonee a svolgere questo ruolo molto più delle normative interne.
Naturalmente il vantaggio dell’uso dei Principi nella stesura dei contratti va verificato nell’efficacia loro riconosciuta da parte dei giudici delle eventuali controversie. La loro applicazione nella pratica come lex contractus può infatti risultare problematica, specialmente quando sono coinvolti Tribunali statali. Questi infatti devono in generale fare riferimento alle proprie norme di conflitto che sono legge dello stato. Pertanto i Principi UNIDROIT possono trovare applicazione solo se le parti si accordano per incorporarli nel loro contratto e se essi non contrastano con le norme inderogabili della legge applicabile individuata in base alle norme di conflitto. C’è maggiore ottimismo con riguardo all’applicazione dei Principi UNIDROIT nei procedimenti arbitrali. Infatti le corti arbitrali hanno poteri più ampi rispetto ai tribunali nazionali nella scelta della legge applicabile per risolvere la controversia.
Quanto al loro riconoscimento in concreto va segnalato ancora che i Principi sono a volte stati utilizzati a supporto delle argomentazioni proposte dalle parti in causa. Il che dimostra una progressiva diffusione del loro uso nella prassi, sebbene maggiormente davanti a tribunali arbitrali e meno in sede di procedimenti davanti a giudici statali. Anche alcune decisioni fanno riferimento ai Principi per dimostrare che la soluzione del caso offerta da una specifica legge nazionale corrisponde a standard internazionalmente accettati. In alcuni lodi resi dalla Corte Arbitrale della Camera di Commercio Internazionale, ad esempio, i Principi UNIDROIT sono definiti “una utile fonte per stabilire regole generali per i contratti commerciali internazionali”.
L’importanza dei Principi UNIDROIT, come è stato osservato, risiede dunque nel fatto stesso che essi siano stati codificati, non solo nell’ottica della codificazione e del progressivo sviluppo del diritto del commercio internazionale, ma anche perché ad essi si possa far riferimento in modo chiaro ed esplicito nella stesura del contratto.
Non di meno, va sottolineato che essi non rappresentano la fine di un percorso. Al contrario, vanno considerati un work in progress, sempre suscettibile di miglioramento. Infatti nuove e più specifiche tematiche sono state selezionate per la prosecuzione del lavoro.

(*) Avv. Veralisa Massari. 
Collaboratrice del Centro Studi SCiNT

INFORMAZIONI SUI PRINCIPI UNIDROIT SONO DISPONIBILI, TRA L’ALTRO, NEL SITO: www.unidroit.org


Torna alla Home Page