Le tracce dell’esame per l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato
- Sessione 2006 -
Diritto civile
Pareri
I) Tizio nel Maggio 2004 conclude con Caio un contratto avente ad
oggetto la fornitura di scatole di cartone, che però, risultano
difettosi per l'esistenza di vizi che le rendono inidonee all'uso al
quale sono destinate.
Tizio decide pertanto di sospendere il pagamento, in quanto i vizi della
merce, sebbene riconosciuti dal venditore, sono rimasti tali anche dopo
che il venditore si era impegnato ad eliminarli.
Nel Luglio 2005 Caio propone un'azione nei confronti di Tizio per
ottenere il pagamento, facendo presente che l'acquirente è decaduto
dalla garanzia ex art. 1490 C.C., per tardiva denuncia dei vizi.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, premessi brevi cenni
sulla novazione, rediga motivato parere, evidenziando le problematiche
sottese al caso in esame.
Il candidato assuma le vesti del legale di Tizia.
Commento
Vedi Cass. Sez. Un. Le Sezioni unite sentenza 13294/2005 che
affronta tale tradizionale questione. Sul punto vedi anche il caso
pratico a pag. 811 del libro Ugo Di Benedetto "Diritto civile", 2°
parere di diritto civile
II) I coniugi Tizio e Caia, noti professionisti, il 15.7.05
decidevano di partire, di notte, per le sospirate vacanze insieme ai due
figli, Primo e Secondo di 16 e 17 anni.
A metà viaggio, sul tratto Roma - Firenze, Tizio finiva in una grossa
voragine posizionata in piena curva, provocata da un violento temporale
avvenuto nei giorni precedenti.
A seguito dell'incidente Tizio e Caia, riportavano ferite gravissime, e
nonostante i ripetuti interventi chirurgici nel Maggio 2006 morivano,
mentre Primo e Secondo se la cavavano con piccole fratture.
Divenuti maggiorenni Primo e Secondo si rivolgevano ad un legale per un
parere, facendo presente che la voragine non era segnalata e che, ormai,
sono caduti in difficoltà economiche tali da temere di non poter più
continuare gli studi di giurisprudenza.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Primo e Secondo, premessi
brevi cenni sulla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale,
rediga motivato parere sulla questione, evidenziando in particolare
quali danni potranno essere fatti valere in giudizio.
Commento:
Sulla responsabilità per difetto di manutenzione della strada, vedi il
libro Ugo Di Benedetto "Diritto amministrativo", nonché le recenti
sentenze del 2006 della Cassazione segnalate all’incontro di
aggiornamento.
Le differenze tra responsabilità contrattuale ed extracontrattuale ed il
concorso tra le due forme di responsabilità sono state più volte
illustrate durante i corsi di Bologna e Milano.
Sui danni vedi le ampie trattazioni sul libro Ugo Di Benedetto, "Diritto
civile"; per danno biologico ed esistenziale, le sentenze della
Cassazione 8828 e 8827 sul sito www.diritto2000.it nonché, sempre sul
sito, Cass. 11003/2003.
L’argomento è stato trattato in due lezioni del corso sia a Bologna che
a Milano.
Il tema è stato approfondito anche nell’incontro di aggiornamento in vista dell’esame con segnalazione della Cassazione Sez. Un. 24 marzo 2006, n. 6572 e Cass, sez. III, 12 giugno 2006, n. 13546 che affrontavano puntualmente detti aspetti
Atto giudiziario di diritto civile
Tizio è proprietario di un immobile nel centro di
roma dove è domiciliato e nel marzo 2005 decide di concederlo in
locazione a Caio, che intende aprirsi una gioielleria.
Il contratto regolarmente registrato, prevede il pagamento in contanti
del canone di euro 1500 presso il domicilio di Tizio entro il giorno 2
di ogni mese. Dopo i primi sei mesi di regolare detenzione, per i mesi
di ottobre novembre e dicembre corrisponde a Tizio il canone pattuito
mediante assegni circolari. Tizio, insoddisfatto, si rivolge al suo
legale recitando di non aver mai incassato gli assegni su menzionati, di
averli restituiti al conduttore e di averlo più volte contattato con
diverse raccomandate per invitarlo a rispettare l'obbligo assunto con il
contratto.
Il candidato assunte le vesti del legale di tizio rediga l'atto ritenuto
più opportuno.
Diritto penale
Pareri
I) Tizio, pubblico dipendente della Sovrintendenza ai Beni
Culturali ed Ambientali di Agrigento, veniva accusato di avere attestato
falsamente la sua presenza al lavoro nell'Ufficio regionale presso il
quale prestava servizio, allontanandosi senza formale permesso e
sottoscrivendo fogli di presenza e timbrando il proprio cartellino
presso l'apposito orologio marcatempo, facendo così risultare orari di
entrata e di uscita non corrispondenti a quelli effettivi.
Il candidato, premessi brevi cenni sulla falsità materiale e la falsità
ideologica in atti pubblici, assunte le vesti del legale di Tizio,
rediga motivato parere, evidenziando le problematiche sottese al caso in
questione, tenendo presente che Tizio era solito timbrare il cartellino
all'inizio e alla fine della giornata, senza far risultare i propri
allontanamenti dal luogo del lavoro, non dovuti a motivi di servizio.
Commento
L’argomento è stato approfondito anche nell’incontro di
aggiornamento in vista dell’esame con segnalazione puntuale della
rimessione della questione alle sezioni unite con ordinanza 26 gennaio
2006, per evidenziare il contrasto giurisprudenziale, nonché la
segnalazione di Cass. Sez. Un., 10 maggio 2006, n. 15983, che lo ha
risolto.
L’argomento era trattato in una sentenza sul sito www.diritto2000.it,
nonché sul libro di Ugo Di Benedetto"Diritto Penale", 2° parere
penale.
II) Tizio il 5 gennaio 2005 si reca di notte
nei pressi di un cavalcavia posto a protezione della sottostante sede
stradale, e per puro divertimento, comincia a lanciare sassi di grande
dimensione, sia pure senza avere l’intenzione di colpire gli
automobilisti in transito sulla carreggiata.
Nel frattempo, un automobilista non riesce ad evitare un sasso e viene
colpito riportando ferite gravi.
Successivamente, Tizio si allontana indisturbato, ma viene riconosciuto
e tratto in arresto con l’accusa di lesioni personali.
Il candidato, premessi brevi cenni sul tentativo di reato, assunte le
vesti del legale di Tizio, rediga motivato parere, illustrando la
fattispecie criminosa imputabile allo stesso, tenendo presente che Tizio
non conosceva la vittima né aveva del luogo del lancio una visuale
sull’autostrada.
Commento
Le varie forme di dolo e dolo eventuale, diretto, intenzionale
sono state ampiamente trattate durante il corso, sia a Bologna che a
Milano, dove è stata analizzata dettagliatamente anche la sentenza Cass.
Pen. 11 febbraio 2005, n. 5436, dalla quale probabilmente è stata tratta
la traccia
Atto giudiziario di diritto penale
Tizia è proprietaria di un immobile acquistato in regime di
separazione dei beni dell'anno 1992 a mezzo di compravendita con atto
del notaio. Nello stesso anno con decreto di omologazione della
separazione i coniugi venivano autorizzati a vivere separatamente e la
casa coniugale viene assegnata alla moglie ed ai figli.
Con decreto del 1996 il Tribunale di Roma - sezione misure di
prevenzione, ordinava la confisca in danno del marito di Tizia, il
signor Caio, per il cespite patrimoniale su indicato. I giudici infatti
avevano provveduto a sequestrare e successivamente a confiscare il bene,
essendo il marito di Tizia indagato per appartenenza ad associazione di
tipo mafioso. L'immobile veniva successivamente acquisito al patrimonio
comunale e Tizia veniva intimata al rilascio dello stesso.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizia, premessi brevi cenni
sulla tutela dei terzi titolari di diritti sulla cosa confiscata rimasti
estranei al provvedimento penale, conclusosi con sentenza irrevocabile
di condanna, proponga incidente di esecuzione innanzi al giudice
competente.
Atto giudiziario di diritto amministrativo
La sig.ra Alfa, proprietaria di terreni interessati
alla realizzazione di un opera pubblica, dopo avere ottenuto
l'annullamento da parte del Consiglio di Stato della dichiarazione di
pubblica utilita e di tutti i provvedimenti inerenti alla procedura di
espropriazione delle aree di sua proprietà, richiede all'amministrazione
la restituzione delle stesse, previa riduzione in pristino, nonostante
l'opera pubblica in questione sia stata ormai realizzata.
A fronte del silenzio serbato dal comune Gamma, la signora diffida
l'amministrazione a dare esecuzione al predetto giudicato e, preso atto
della perdurante inerzia, si rivolge ad un legale facendogli presente la
situazione.
Il candidato, assunte le vesti del legale della signora Alfa, rediga
l'atto ritenuto più idoneo a salvaguardare le ragioni della propria
assistita, e tratti le questioni sottese all’ambito di operatività del
giudizio di ottemperanza.
Commento:
Sul piano processuale si tratta del ricorso di ottemperanza vedi Ugo Di
Benedetto, "Diritto amministrativo". Per il contenuto, vedi l’ampia
trattazione sul manuale di Ugo Di Benedetto, nonché le numerose sentenze
dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ed in particolare Cons.
Stato, Ad. Plen., 29 aprile 2005, n. 2, sull’irrilevanza
dell’occupazione appropriativa o usurpativa, in mancanza del
provvedimento di acquisizione sanante, ex art. 43 del T. U. in materia
espropriativa, al fine di evitare la retrocessione dell’area espropriata
sul sito www.diritto2000.it.
Argomento ampiamente trattato a lezione sia nel corso di Bologna che
Milano, dove è stato dato anche un tema da fare su detto argomento. La
materia era anche oggetto della traccia dell’ultimo concorso da uditore
giudiziario.